Raniero Zuccaro
In bici da Milano a Milazzo
Il Perù non è solo una nazione sudamericana, è anche il senso di una missione.
Lo è soprattutto per Raniero Zuccaro, poliziotto fabrianese del locale Commissariato che dopo un viaggio compiuto nel febbraio 2010 in quella nazione per sostenere un progetto umanitario, ha finito con l’abbracciare i bisogni urgenti di una terra, avara di ricchezze, ma piena di umanità.
L’obiettivo era quello di raccogliere fondi per il villaggio delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto a Irrigacion Santa Rosa Sayan e dare concretamente una mano ai numerosi bambini della missione. In questo arco di tempo Raniero ha organizzato, grazie anche al coinvolgimento dell’Avioclub di S. Cassiano e di altri amici ed autorità, come il Vescovo Vecerrica, tra i primi ad incoraggiarlo, conviviali di solidarietà, gare di pesca, tornei benefici, concerti, raccogliendo offerte più o meno significative. E toccando una quota non indifferente. Qualcosa come 15 mila euro. Ma per il sogno di Raniero non bastava. Quel sogno che si chiama asilo polivalente da poter inaugurare all’inizio del 2012, con un pasto da distribuire ai piccoli ospiti ed un minimo di scolarizzazione da garantire.
Ed ecco l’ultima idea. Una pedalata di solidarietà. Un giro d’Italia in solitudine per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo progetto per il Perù. In totale sono circa 1.600 km., vale a dire 120 al giorno per oltre due settimane di pedalata, con un camper di sostegno a fianco, guidato da un gruppo di amici che lo seguirà nel cammino. E non solo. Infatti a pedalare ogni tanto, e fargli compagnia per qualche chilometro, si sono offerti anche qualche collega poliziotto di qualche Commissariato locale. Perché la Sicilia è lontana, ma il Perù di meno. Come anche quell’asilo-scuola per i bimbi delle Suore di Madre Rubatto.
Raniero alla Polizia Stradale, alla Questura e alla Polizia Ferroviaria di Pesaro
Raniero Zuccaro in compagnia del collega Fabrizio Tiburzi
Articolo dell'”impresa” giugno 2011
Articolo su “Vivere Senigallia”
Raniero alla Questura di Ancona con il questore Arturo De Felice