Da Milano a Milazzo, pedalata per la solidarietà
MILAZZO (Me), 17/6/2011 – Da Milano a Milazzo, oltre 1700 Km per un progetto di solidarietà a favore dei bambini di un paese povero del Perù, dove operano le Suore Cappuccine di Madre Rubatto. Raniero Zuccaro, poliziotto presso il Commissariato di P.S. di Fabriano ha concluso a Milazzo questa mattina il suo viaggio in bicicletta lungo la Penisola, stanco ma felice per aver raggiunto l’obiettivo. Nella città del Capo è stato accolto dal dirigente del Commissariato di Ps., Antonio Rugolo e dai rappresentanti del Comune che si sono complimentati per l’iniziativa di sensibilizzazione verso una popolazione che necessità di sostegni umanitari.
Zuccaro è partito da Milano lo scorso 5 giugno, seguito da un camper a bordo del quale hanno trovato posto ex colleghi ed amici (Mario Carnevali, Daniele Senigagliesi, Vincenzo La Mantia) che lo hanno assistito in tutto il percorso.
”E’ stata innanzitutto una sfida con me stesso – ha detto Zuccaro – in quanto non ero mai salito in bicicletta prima e mi sono allenato solo per un paio di mesi e poi per realizzare questo progetto di costruzione della struttura di assistenza ai bambini presso la missione delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto. Ho visitato quei luoghi, nel febbraio dello scorso anno, e quando sono ritornato a Fabriano non ho pensato che a realizzare questa struttura in muratura con finalità ricreative per i piccoli bisognosi garantendo loro pasti, assistenza e formazione.
In tanti mesi ho promosso as-sieme ad altri amici conviviali di solidarietà, tornei e gare a sfondo benefico, concerti per raccoglie-re offerte, ma l’obiettivo ambizioso era quello di riuscire a realizzare il Progetto Asilo entro il prossimo anno e per questo ho voluto portare a compimento questa sfida e oggi ringrazio tutti coloro che con sensibilità ci hanno permesso di raccogliere i fondi”.
Zuccaro ha poi voluto ringraziare anche i colleghi dei vari Commissariati italiani dove ha fatto sosta “per la calda accoglienza” e tutte le “istituzioni locali per l’ospitalità che mi hanno assicurato”.